Palmi Hotel - Guida Turistica

CERCA ALBERGHI
Alberghi Palmi
Check-in
Check-out
Altra destinazione


.: EVENTI
 L'estate palmese offre una vasta gamma di eventi, fra i quali spiccano la tradizionale processione di San Rocco del 16 agosto (molto sentita dalla popolazione locale) e la rinomata festa della Varia, la manifestazione più importante di Palmi: è infatti l'espressione delle tradizioni religiose e delle virtù civiche del popolo palmese.
 I cittadini di Palmi vanno orgogliosi di questa sagra popolare e si sentono ad essa legati con intenso amore. Il loro attaccamento è dimostrato dal rientro in massa nei giorni della festa degli emigrati dai Centri lontani dell'Italia e dell'Estero.
 Nonostante il passare degli anni, la Varia rivive con un incontenibile entusiasmo come se ogni edizione è celebrata per la prima volta: essa investe tutta la vita cittadina, dal singolo alla comunità.
 La festa della Varia, oltre che una manifestazione di fede, è una dimostrazione di solidarietà e di fraternità, ove le categorie cittadine e tutto il popolo sono accomunati e fusi nel compimento di un desiderio comune, evento che non divide, ma unisce.
 Alla Varia, grande carro sacro, che rappresenta l'Assunzione della Vergine, è unita la devozione alla Madonna sotto il titolo della Lettera, che i palmesi, prendendo esempio da Messina, elessero a loro protettrice. La devozione, poi, del Sacro Capello, conferma ulteriormente l'origine della festa importata a Palmi da Messina e testimonia le ottime relazioni dei palmesi con i messinesi.
 1 rapporti, infatti, tra la città di Messina e Palmi furono nei tempi passati, come lo sono tuttora, molto intensi tanto che nella cittadina calabrese pervennero, insieme alla immigrazione di intere famiglie anche le tradizioni civiche e le festività religiose. GI scambi e i rapporti commerciali e di lavoro, special mente quelli relativi all'arte marinara e alla pesce avvenivano dai due scali di Palmi: la Marinella e 1 Pietrenere, allora molto efficienti.
 " La maríneria di Palmi aveva grandi tradizioni in quanto attraverso gli scali del territorio si svolgeva il traffico non soltanto di Palmi, ma anche di & minara che era un centro economico tra i più importanti della Calabria fino ai primi del '600; quancì questo primato incominciò a passare a Palmi " I.
 Il culto della Madonna della Lettera è praticato anche a Cannavà (RO), a Itala (ME), a Furci Siculi nell'antica chiesetta dedicata alla Vergine della Lettera, a Roma, nella chiesa di San Pietro in Montori ove l'immagine - una pittura di Nicolò Pomarancio fu sistemata a cura del Papa Clemente XI il 9 Ag, sto 1714; la festività è celebrata, come a Palmi, l'ultima domenica di Agosto.
 Anche in Argentina nella grande area urbana Buénos Aires nella Parrocchia di Sant'Antonio Padova, è praticata la devozione alla Madonna del Lettera, ivi portata dagli emigrati di Pannaconì, pi colo centro in provincia di Catanzaro, diocesi di Mileto, ove esiste una piccola chiesa dedicata appunto alla nostra Principale Protettrice ed è efficiente una Congrega sotto il titolo della B.M. della Sacra Lettera.
 Ai fini di possibili riferimenti storici è utile sapere che nel Santuario di Polsi, meta di pellegrinaggi palmesi e messinesi, esiste una pittura ad olio su tavola del 1715 raffigurante la Vergine della Lettera, nonché si ammira una piccola statua pure della Madonna della Lettera.
 Varipinta manifestazione è quella dei Giganti. Il Gigante e la Gigantessa, portati a passo di danza per le vie e le piazze cittadine durante le feste principali, vogliono rappresentare i primi uomini, i primi abitatori della Terra. Questa leggenda avrebbe sicura relazione con i miti di Saturno, dio dei Cielo, e di Gea, dea della Terra. A Messina, Mata e Grifone, come vengono chiamati, sono ritenuti i mitici fondatori della Città. I Giganti proteggevano i messinesi e li difendevano dalle incursioni dei turchi. Si racconta che Grifone sconfiggesse 700 guerrieri nemici in meno di un'ora. Ai giganti si accompagna il cavalluccio, un tempo cammello, a ricordo del trionfale ingresso a Messina di Ruggero d'Altavilla. Questa consuetudine conferma la derivazione della festa patronale palmese da Messina.